Redipuglia, lettera “F”
Premessa
Nel giugno del 2024, di ritorno da Trieste, mi sono fermato a Redipuglia, il sacrario militare più grande d’Italia, dove riposano circa 150.000 caduti italiani della Prima Guerra Mondiale. Questo monumento imponente e angosciante, nato con l’intento di glorificare il sacrificio di chi cadde “per la Patria”, mi ha colpito invece come un simbolo tangibile dell’assurdità della guerra.
Mentre camminavo tra le gradinate, il pensiero è andato al mio bisnonno Vincenzo, nato esattamente cent’anni prima di me, nel giugno del 1862. Anche lui, durante la guerra, aveva due figli maschi: Diego e Quirino, entrambi coscritti, ma fortunatamente sopravvissuti al cataclisma che fu il primo conflitto mondiale.