Strada della Croce Arcana, gennaio 2022Ciò che di me sapestenon fu che la scialbatura,
la tonaca che riveste
la nostra umana ventura.
Ed era forse oltre il telo
l’azzurro tranquillo; vietava il limpido cielo
solo un sigillo.
0 vero c’era il falòtico
mutarsi della mia vita,
lo schiudersi d’un’ignita
zolla che mai vedrò.
Restò così questa scorza
la vera mia sostanza;
il fuoco che non si smorza
per me si chiamò: l’ignoranza.
Se un’ombra scorgete, non è
un’ombra – ma quella io sono.
Potessi spiccarla da me,
offrirvela in dono.
Eugenio Montale, Ossi di Seppia (1920-27)I versi di Eugenio Montale mi hanno sempre affascinato per quel non so che di…
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